sabato, giugno 10, 2006

Grazie kiki

Oggi ho letto il commento al mio ultimo post e mi sento in dovere di ringraziare kiki che mi ha ricordato un libro mitico: "Il piccolo principe" di Antoine De Saint-Exupèry. Il disegno numero 2
in particolare richiama il mio precedente post in particolare mi trovo d' accordo con l' autrice quando dice:"Bisogna sempre spiegargliele le cose, ai grandi".
Ma perché quando si diventa grandi BISOGNA dimenticarsi i sogni e vivere solo nella realtà?
Io non capisco, perché devono essere due cose neccessariamente separate (questo è quello che sembra pensare la maggior parte della gente), perchè non ci si può fermare un attimo per guardarsi intorno per vedere se c'è qualcosa che merita la pena di essere visto e scoprire che tutto attorno a Noi è meraviglioso.
Date un pò più di un occhiata a questo blog: Il Meraviglioso Mondo di Amelie
in particolare al post intitolato "alla stazione" non perché è + bello degli altri ma solo perché secondo me è a dir poco eccezionale.
Ps: kiki sei veramente una gran scrittrice perché sia passare le tue emozioni/sensazioni agli altri e poi soprattutto chi l'ha detto gli scrittori famosi siano neccessariamente anche bravi.
Sono famosi perché piace il loro modo di scrivere, il che non vulo dire che scrive nei blog non sia bravo anzi ti dirò che una volta una scrittrice famosa ha detto che tutti possono scrivere non esistono scuse quali il tempo, la famiglia od il lavoro infatti cita un asua collega che è mamma, moglie (quelli si che sono lavori pesanti), insegnante di scuola e scrittrice.
Tutto questo per ribattere alla tua affermazione "Beh, qualcuno più bravo di me con la penna ha scritto a questo proposito..." nel senso che Io avrei scritto qualcusa del tipo:"qualcuno più famoso di me"

4 commenti:

KikiPetite ha detto...

...sei stato capace di far arrossire le mie guance con le tue parole..sono io che ringrazio TE per esser passato nel mio "mondo" fatto di cose semplici ma vere: di parole,di fotografia,di anima e di amore.
Grazie perchè so che non è facile, in questo contesto, senza odore nè tatto,arrivare al cuore delle persone..e se io,con un semplice racconto, ci sono riuscita..beh, non posso che esserne felice..anche se il merito non è tutto mio, ma anche tuo..essere capaci di emozionarsi leggendo le parole di una "ragazzina" di ventitrè anni..
Sognare,sognare,sognare..senza i sogni non saremmo nulla,perchè rimarremmo fermi nella nostra realtà quotidiana che non sempre è fatta di cose belle..Non permettiamo a nessuno di toglierci la voglia di sognare e di essere sempre un pò bambini...di emozionarci alla vista del mare o di correre "a piedi nudi nel parco"...

Ti lascio in "dono" una pagina del "Le Petit Prince" che è corsa in mio aiuto, più di una volta..

"In quel momento apparve la volpe.
<< Buon giorno >>, disse la volpe.
<< Buon giorno >>, rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno.
<< Sono qui >>, disse la voce, << sotto al melo...>>
<< Chi sei? >> domandò il piccolo principe, << sei molto carino...>>
<< Sono una volpe >>, disse la volpe.
<< Vieni a giocare con me >>, le propose il piccolo principe, << sono così triste...>>
<< Non posso giocare con te >> disse la volpe, << non sono addomesticata >>.
<< Ah! scusa >>, fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
<< che cosa vuol dire "addomesticare"? >>
<< Non sei di queste parti tu >>, disse la volpe, << che cosa cerchi ? >>
<< Cerco gli uomini >>, disse il piccolo principe. <<
Che cosa vuol dire "addomesticare"? >>
<< Gli uomini >>, disse la volpe, << hanno dei fucili e cacciano. è molto noioso! Allevano anche delle galline. è il loro solo interesse.Tu cerchi delle galline? >>
<< No >>, disse il piccolo principe. << Cerco degli amici. Che cosa vuol dire "addomesticare" ? >>
<< è una cosa da molto dimenticata. vuol dire "creare dei legami"...>>
<< Creare dei legami? >>
<< Certo >>, disse la volpe. << Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo >>.
<< Comincio a capire >>, disse il piccolo principe. << C'è un fiore...credo che mi abbia addomesticato...>>
<< È possibile >>, disse la volpe. >> Capita di tutto sulla Terra... >>
<< Oh! non è sulla Terra >>, disse il piccolo principe.
La volpe sembrò perplessa:
<< Su un altro pianeta ? >>
<< Si >>.
<< Ci sono dei cacciatori su questo pianeta ? >>
<< No >>.
<< Questo mi interessa! E delle galline ? >>
<< No >>.
<< Non c'è niente di perfetto >>, sospirò la volpe.
Ma la volpe ritornò alla sua idea:
<< La mia vita è monotona. Io dò la caccia alle galline e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano.Ed io mi annoio perciò. ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi laggiù in fondo, i campi di grano ? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano....>>
La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
<< per favore... addomesticami >>, disse.
<< Volentieri >>, rispose il piccolo principe, << ma non ho molto tempo, però. ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose >>.
<< Non si conoscono che le cose che si addomesticano >>, disse la volpe. << Gli uomini non hanno più il tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami! >>
<< Che cosa bisogna fare? >> domandò il piccolo principe.
<< Bisogna essere molto pazienti >>, rispose la volpe. << In principio tu ti siederai un pò lontano da me, così, nell'erba. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un pò più vicino... >>

Il piccolo principe ritornò l'indomani.
<< Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora >>, disse la volpe. << Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sà quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti >>.
<< Che cos'è un rito ? >> disse il piccolo principe.
< < Anche questa è una cosa da tempo dimenticata >>, disse la volpe. << è quello che fà un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora diversa dalle altre ore. C'è un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedì ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedì è un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi, i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza >>.
Così il piccolo principe addomesticò la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
<< Ah! >> disse la volpe, << ... piangerò >>.
<< La colpa è tua >>, disse il piccolo principe, << io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi... >>
<< È vero >>, disse la volpe.
<< Ma piangerai! >> disse il piccolo principe.
<< è certo >> disse la volpe.
<< ma allora che ci guadagni? >>
<< Ci guadagno >>, disse la volpe, << il colore del grano >>.
Poi soggiunse:
<< Và a rivedere le rose. capirai che la tua è unica al mondo.
<< Quando ritornerai a dirmi addio, ti regalerò un segreto >>.
Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose.
<< Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente >>, disse. << Nessuno vi ha addomesticato, e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. ma ne ho fatto il mio amico ed ora è per me unica al mondo >>.
E le rose erano a disagio.
<< Voi siete belle, ma siete vuote >>, disse ancora. << Non si può morire per voi. certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, Perché è che ho innaffiata. Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perché è lei che ho riparata col paravento. Perché su di lei ho uccisi i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle).
Perché è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere.
Perché è la mia rosa >>.
E ritornò dalla volpe.
<< Addio >>, disse.
<< Addio >>, disse la volpe.
Questo è il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore.
L'essentiel est invisible pour les yeux....L'essentiel est invisible pour les yeux..., ripeté il piccolo principe, per ricordarselo.
<< È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante >>.
<< È il tempo che ho perduto pe rla mia rosa.. >> sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
<< Gli uomini hanno dimenticato questa verità.
Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato.
Tu sei responsabile della tua rosa... >>
<< Io sono responsabile della mia rosa..>> ripetè il piccolo principe per ricordarselo."

Torna quando vuoi a trovarmi..nel mio mondo non c'è bisogno di "bussare"...per lo meno, lì, non ci sono "porte"...
A presterrimo e grazie ancora.

sc1ll4 ha detto...

Ad essere sincero mi hai fatto piangere (di gioia) nel visitare il tuo mondo vorrei dirti ancora qualcosa. Tu dici che i Nostri Mondi : "in questo contesto, senza odore nè tatto" è vero non ti posso vedere, parlare, sentire il tuo profumo ( tutte quelle cose che ci fanno capire come sei e come sono gli altri) ma questo non mi deprime ne mi avvilisce perché le immagini comunicano molto di Noi ,almeno, a coloro che vogliono guardare oltre l'apparenza. Come nel tuo post: "Nessuna parola solo il mare che ho dentro..." è un post decisamente molto bello e carico di... significato,di Vita (la tua), di cuore.
Un ultima cosa non è vero che nei Nostri Mondi non ci sono "porte" non all'apparenza ,perlomeno, ma colore che non sanno più sognare non potranno mai entrare nel mio mondo e tuo mondo perchè... non lo possono vedere.

KikiPetite ha detto...

..caro ragazzo, leggo il tuo ultimo post, sorridendo, abbandonando il mio libro di diritto penale che non riesce a riscaldarmi l'anima ed allora mi rifuggo nel mio, ed ora, nel tuo mondo.Hai perfettamente ragione quando dici che coloro che non sanno più (o non l'hanno mai saputo fare) sognare non possono entrare nei nostri mondi, perchè non vedono al di là di loro stessi..dell'apparenza.Non sanno attraversare queste porte invisibili fatte di aria e di nuvole.Stanotte sono qui, di fronte a questi libri la cui mole fa "paura"; troppo poco tempo per sapere "tutto" ed un esame troppo vicino..un'ultima cosa: rileggendo il tuo commento al mio post "senza paura": concordo pienamente quando parli dell'Amore così tanto distante e così tanto diverso dal semplice sesso..io vivo quotidianamente un Amore Vero a 1000 km di distanza..un amore platonico che tutti i giorni mi gonfia il cuore con le attese e le palpitazioni, un amore costruito con piccoli mattoni ma dai colori bellissimi..se dovessi paragonarlo ad una costruzione, lo paragonerei ad una delle case costruite da Gaudì nel parco Guell di Barcellona: costruzioni singolari, uniche, che si stagliano su un paesaggio completamente differente, come me. Soggettivamente stupende, non oggettivamente.Io come quelle costruzioni, insieme alla persona che ho "accanto" non voglio essere amata ed apprezzata da tutti. Le mie parole sono per tutti ma non tutti possono carpirne il vero significato..perchè non tutti riescono a capirMI. Ma in fondo..va bene così.
Tu sei qui, ora, e stai leggendo di ME, anche se non so per quanto tempo ancora vorrai leggermi...io sarò qui e finchè le mie dita scivoleranno veloci e frenetiche su questa tastiera avendo qualcosa da raccontare, ti prometto, che lo farò..
E' un piacere leggerti.

Grazie.

:*

sc1ll4 ha detto...

Anche per me è un piacere leggerti e non credo mi stancherò molto presto di leggerti quindi mi dovrai sopportare per un bel pò.
Ps:In bocca al lupo per l'esame di domani; ricorda non è importante sapere tutto, ma sapere quello che gli altri vogliono sentirsi dire (nel caso specifico il professore).
Buona notte, io vado altrimenti il mio amore che ho qui vicino mi lincia.