martedì, agosto 08, 2006

una persona cara

In questo periodo sto pensando spesso ad una persona che mi è molto cara il mio babbo; ora non è più qui perlomeno fisicamente ma sono sicuro che mi è sempre vicino. A volte guardando le stelle mi metto a parlare un pò con Lui gli pongo i miei dubbi e perblessità e la cosa mi fa sentire sollevato, anche se non mi risponde. A volte mi domando come avrebbe giudicato alcune mie scelte ma sono sicuro cheanche se all'inizio non sarebbe stato d'accordo alla fine dopo averne parlato sarebbe stato d'accordo con me.
A volte mi manca, come a tutti quelli tra Noi che hanno perso una persona cara, non serve dirsi che il tempo aggiusta le cose o che comunque bisogna andare avanti non perché non è cosi ma perché comunque il nostro dolore è sempre con Noi non ci lascia mai neanche quando ci sembra non ci sia o più semplicemente non lo sentiamo perché siamo impegnati a fare altro. A volte mi sembra sia come l'aria che respiro non la vedo però se non ci fosse sarei morto è dentro di me parte integrante del mio essere ed allora mi domando perché mi fa cosi male? Non è possibile accettarlo come 'dato di fatto': c'é e basta. Ripensandoci forse una risposta l'ho trovata fa male perché vivo e me lo ricorda ogni giorno, ogni attimo della mia vita.
So che alcuni non saranno d'accordo però credo che anche il dolore dato da altri tipi di separazione possa avere lo stesso effetto.Ad esempio quando una storia finisce, quando perdi di vista gli amici più cari, quando si parte per le ferie e poi si ritorna a casa; per me sono tante facce della stessa medaglia. Proprio come yin e yang, uno non esiste senza l'altro ed in uno c'é sempre una piccola parte dell'altro.
Foto by miss vichan: la scultura è l'angelo della morte di william wetmore story

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